lunedì 9 luglio 2012

La Comunità a Fiuggi, 2^ parte. IL RESOCONTO

- Terminate le commissioni, stanno per ricominciare i lavori. Al tavolo, Francesco Lollobrigida, Maurizio Guccini e Angelo Rossi.

Seguite la diretta minuto per minuto.
- Angelo Rossi e Francesco Lollobrigida hanno spiegato il funzionamento di LazioCom e l'importanza che che può avere per la comunicazione della nostra comunità

- Ora sta parlando Emanuele Buffolano, che nel primo pomeriggio ha tenuto la commissione Modavi. L'impegno dell'associazione sarà quella di permeare ancora di più nel territorio, attraverso un intervento con le associazioni che già esistono e sopperire alla mancanza delle istituzioni locali.

- Al microfono Vanda Braghetta, presidente provinciale di AsiCiao. Sta relazionando sulla sua commissione e sulla necessità di fare rete, attraverso il pubblico ma anche attraverso gli artisti che possono avvicinarsi al mondo comunitario. Altro problema è quello delle sponsorizzazioni, difficili da reperire, e la difficoltà nel mettersi in concorrenza con Acli e Arci.

- E' arrivato adesso l'on. Fabio Rampelli e si è seduto al tavolo al fianco di Francesco Lollobrigida

- E' il momento di Marco Volponi, che sta spiegando i risultati della commissione su Opes e la necessità di avere delle risposte sul territorio in riferimento all'attività sportiva effettuata sul territorio. Il contesto sociale diventa fondamentale, così come l'aiuto 'manageriale' a chi vuole gestire un'associazione: volontariato  diretto e indiretto, dove si formano gli utenti ma anche gli istruttori.

- Al microfono Romeo De Angelis, che si sta occupando del progetto degli sportelli sociali. Nell'apposita commissione, si è parlato dell'implementazione di questi sportelli, magari convertendo quelle sezioni che sono meno attive e meno frequentate. Bisogna salvaguardare il rapporto con il territorio. Per le realtà più piccole si possono pensare a degli sportelli intercomunali. Importantissima anche la questione della formazione.

- Pre chiusura di Francesco Lollobrigida che sintetizza la due giorni di Fiuggi prima dell'intervento di Fabio Rampelli. "Non abbiamo mai guardato indietro, non vogliamo rifare niente. Semmai vogliamo mantenere gli impegni, costruire un partito di centrodestra come abbiamo fatto con il Popolo della Libertà. Abbiamo ragionato su delle linee guida che si trasformeranno in un documento politico che distribuiremo. Vogliamo svolgere i congressi, per avere la legittimazione della base, anche a costo di perdere la guida del coordinamento provinciale. Abbiamo voluto inoltre effettuare questo momento partecipativo per tentare di trovare soluzioni che ci permettano di uscire indenni dalla crisi dei partiti. I progetti con cui siamo cresciuti finora possono essere aggiornati e riproposti. La nostra classe dirigente deve essere consapevole di saper contaminare gli altri, non facendo leva su un simbolo che può essere superato in qualsiasi momento, ma fare conto su tutto un substrato di associanismo sul quale contare. Noi abbiamo già la risposta nel nostro mondo alla crisi del Pdl, dobbiamo valorizzare i numeri che ci hanno caratterizzato finora, dobbiamo fare politica per volontariato, ma anche l'associazionismo per volontariato. Tutto questo si deve fare in loco, come siamo abituati a farlo, e online, in rete, attraverso LazioCom".

FABIO RAMPELLI
Durante il suo intervento, il deputato ha parlato di come il momento del Pdl e la crisi dei partiti stia imponendo una navigazione a vista nell'ambito della politica nazionale. Una due giorni come quella tenuta a Fiuggi "è importante, ci permette di mantenere lo spirito che ha portato la nostra comunità a diventare così ampia". Rampelli ha sottolineato come "la permeazione nel territorio sia fondamentale e che, qualsiasi sia il futuro del centrodestra. Noi dobbiamo avere la capacità di mantenere i nostri valori indipendentemente da come procede la politica nazionale". Fondamentale, dunque, sarà la "continuità con quanto fatto finora, dall'inizio della nostra comunità, passando alla crescita, ai progetti di An e Pdl. Dobbiamo continuare ad andare avanti, stando vicino ai più deboli". "Si deve continuare ad andare avanti, indietro non si torna. Non dobbiamo avere paura, senza paura dobbiamo andare avanti per la nostra strada, perché i nostri valori vanno al di la di qualsiasi scenario politico. Continuiamo a camminare a testa alta, con le persone che ci riconoscono: abbiamo fatto tutto ciò che era necessario", ha concluso Rampelli, fra gli applausi.

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