"La Giunta Polverini ha approvato la Variante al Piano Regolatore Portuale di Civitavecchia". Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio. "E' un intervento atteso da anni dal territorio - spiega la presidente Renata Polverini - e che porterà un profondo cambiamento nella struttura portuale. Un'ulteriore conferma dell'attenzione di questa giunta allo sviluppo e alle potenzialità infrastrutturali, portuali, turistiche ed economiche di Civitavecchia".
L'intervento, approvato dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici nel 1990, era stato proposto dal Comitato Portuale il 12 luglio 2004 ed ha superato, nel corso degli anni, le valutazioni del Ministero dell'Ambiente e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e del Dipartimento Territorio della Regione Lazio.
"I principali obiettivi del documento - sottolinea l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Lollobrigida - sono il rafforzamento della posizione del porto di Civitavecchia nel Tirreno e il rilancio della sua presenza nell'ambito dell'economia del territorio, il coordinamento dei traffici marittimi in relazione agli altri porti del Mediterraneo per costruire un polo efficace ed efficiente con l'incremento del traffico di cabotaggio".
Attraverso la distinzione fra il porto storico e il porto commerciale, si punterà all'allontanamento delle attività commerciali connesse ai traffici marittimi dal porto storico, alla predisposizione di calate portuali specializzate nell'area settentrionale del porto, all'individuazione di aree da destinare ad attività complementari a quelle portuali nell'immediato entroterra ed alla riorganizzazione stessa dell'ambito portuale.
"Per quanto riguarda la crescita commerciale - aggiunge inoltre Lollobrigida - la variante permetterà di puntare all'incremento sia in termini di quantità che di qualità dei servizi offerti ai crocieristi ed agli operatori del settore marittimo". L'intervento consentirà inoltre il rilancio delle attività turistiche e culturali che interessano la città, tramite il recupero del patrimonio storico culturale che caratterizza il porto storico ed il miglioramento dei collegamenti con l'entroterra.
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