mercoledì 25 luglio 2012

Ferrovie, Regione in campo contro l'evasione

L’evasione tariffaria media sulle ferrovie regionali riguarda circa il 6% dei viaggiatori totali; che scende all’1% nel caso del Leonardo Express. Questi i dati presentati stamane durante una conferenza stampa tenutasi presso la Stazione Fs di Fiumicino Aeroporto, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche per la Mobilità e il Tpl, Francesco Lollobrigida, il direttore regionale di Trenitalia Lazio, Aniello Semplice, e il direttore Rfi Produzione Roma, Silvio Gizzi.
La linea che soffre maggiormente dell’evasione tariffaria è la Fr8, Roma-Nettuno, con il 10,4%, seguita dalla Fr4 Roma-Velletri, con l’8,7% e la Fr3 Roma-Cesano-Viterbo, pari al 7,7%. Nel range fra il 4 e il 6%, invece, troviamo la linea Fr1 Orte-Fiumicino Aeroporto con il 5,4% (la linea conta in media 77mila utenti/giorno), la linea Fr7 Roma-Formia con il 5,1%, la linea Fr2 Roma-Tivoli-Avezzano con il 4,7% e la linea Fr5 Roma-Civitavecchia con il 4,4%. Le cose, invece, vanno decisamente meglio sulla Fr6 Roma-Cassino, dove ad evadere il biglietto sono appena il 2,6% dei viaggiatori totali. Si tratta di dati medi, basati su rilevazioni empiriche.
Inoltre, quotidianamente i capitreno, nello svolgimento delle loro mansioni, contrastano il fenomeno. Basti pensare che, solo nel 2011, sono state emesse sanzioni a bordo treno per un valore nominale di circa 2 milioni di euro. Importo in parte incassato e in parte (circa il 50%) da incassare  ricorrendo, se necessario, alle procedure di riscossione coattiva particolarmente potenziate dal Gruppo FS.
In aggiunta alle azioni di natura ordinaria, Regione Lazio e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane stanno mettendo in atto una serie di iniziative in merito, allo scopo di arginare ulteriormente il fenomeno. Nel dettaglio: attivazione dei tornelli presso stazione di Fiumicino Aeroporto; in fase di studio l’estensione del sistema di controllo degli accessi anche ad altre stazioni in relazione a esigenze specifiche che saranno di volta in volta individuate; presenza di squadre fisse di controlleria/regolarizzazione nella stazione di Fiumicino Aeroporto; squadre straordinarie antievasione a bordo dei convogli regionali; introduzione di titoli di viaggio con elevati requisiti di sicurezza anticontraffazione. Oltre alla carta filigranata è stata utilizzata la stampa calcografica, che grazie alla tecnica dell’incisione, attribuisce al nuovo biglietto requisiti di sicurezza sia visive che tattili. Prossimamente i nuovi titoli saranno in uso per il Leonardo Express; è in corso di definizione un protocollo d’intesa con le Forze dell’Ordine
Su proposta della Regione Lazio, inoltre, Trenitalia ha prodotto nuove regole di accesso ai treni regionali in base alla stazione di partenza. Dal 23 luglio, infatti, chi sale su un treno regionale senza biglietto potrà ancora mettersi in regola. Unica imprescindibile condizione sarà quella di avvisare subito il capotreno all'atto della salita. La nuova regola e' valida per i viaggiatori in partenza da 131 stazioni, sulle 177 della Regione, che potranno mettersi in regola acquistando un biglietto con un sovraprezzo di 5 euro. Ove lo scalo sia sprovvisto di biglietteria, di emettitrici self-service o punti vendita alternativi (30 località), non sarà necessario nemmeno corrispondere il sovrapprezzo. Per le rimanenti 16 stazioni l'acquisto a bordo non e' previsto perché dotate sempre di rete di vendita.
E’ infine allo studio dell’assessorato regionale alla Mobilità, una campagna di comunicazione che aiuti a sensibilizzare l’utenza nell’azione di contrasto del fenomeno.
"I dati dell'evasione tariffaria sono empirici e si basano sulla controlleria. Credo che l'evasione sia superiore". Ha dichiarato Francesco Lollobrigida, assessore della Regione Lazio alle Politiche per la Mobilità e il Tpl. "In particolare - ha aggiunto Lollobrigida - su alcuni treni come l'Fr8, Fr6 e Fr1, dove c'e' una presenza elevatissima di persone la mattina, il controllo e' praticamente impossibile. Gli incassi dei biglietti ammontano a più di 110 milioni l'anno, auspichiamo di recuperare, attraverso un controllo serrato, quasi dieci milioni l'anno. Che spalmati nel tempo, diventano cifre importanti che permettono un recupero di energie da destinare al miglioramento della condizione di vita dei nostri pendolari. La Regione Lazio e' tra le poche a non aver tagliato nemmeno un treno per l'utenza. C'e' pero' una contingenza particolare: vediamo un aumento dei cittadini che scelgono il trasporto pubblico e di contro abbiamo i tagli ai trasporti. Stiamo facendo comunque il possibile per mantenere i servizi inalterati".

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